-
lilliann80.
User deleted
Quanto vorrei fosse vero, ma questa è solo una delle fantasie provocate da quest'uomo meraviglioso!
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Capita a volte di starsene soli al buio nel letto in attesa di cadere tra le braccia di Morfeo, un cd dei Depeche Mode mi tiene compagnia, mentre la
mia mente vaga tra un pensiero all'altro, fin quando le note di In your room rievocano un particolare momento trascorso duranta la
vacanza estiva a Londra.
Ero a fare una passeggiata in bici in un quartiere lontano dalla city, dove il traffico permetteva di pedalare senza troppi pericoli, quando
all'improvviso un auto uscendo dal parcheggio mi fece sbandare e mi ritrovai per terra.
Un uomo a pochi passi si precipitò per aiutarmi. Mi aiutò a rialzarmi e solo dopo essermi assicurata di avere tutto in ordine lo guardai in faccia
e rimasi di sasso! Era Benedict che mi teneva per le mani.
"Stai bene?"
Stavo per rispondere affermativamente quando una fitta al ginocchio mi fece fare una smorfia di dolore.
"Quella ferita va medicata" mi disse indicando il punto.
Avevo un bel taglio, profondo ma poco esteso e niente con me per pulirmi.
Mi portò sul marciapiede e chiese il mio nome
"Liberata"
Nel sentirlo fece una faccia strana, forse non gli suonava molto comune come nome. Come dargli torto, nemmeno in Italia lo è!! Così gli feci
lo spelling e lui nel ripeterlo per vedere se avesse capito lo pronunciò in modo così buffo che scoppiammo entrambi a ridere.
Si presentò anche lui, ignaro del fatto che lo conoscessi bene perchè sono sua fan, ma tenni la cosa per me. Il modo in cui ci eravamo
incontrati mi imbarazzava, non volevo pensasse di avere un'ammiratrice così imbranata!
Ero così emozionata, non potevo credere di star parlando con lui in modo così amichevole, e il modo in cui mi guardava mi sembrava stranamente
interessato.
"Io abito proprio qui, vieni! Così facciamo qualcosa per quel taglio"
Mi si gelò il sangue!
"No, no! Troppo disturbo..."
"Insisto" disse con voce ferma e gli occhi fissi nei miei, che rifiutare sarebbe stato impossibile per chiunque.
Entrammo in casa anche la bici e mi fece accomodare su una sedia mentre andò in cucina. Rimasi sola a guardarmi intorno un pò intimorita
e incredula soprattutto! Dopo un pò arrivò con un bicchiere d'acqua e il necessario per la medicazione.
"Ti dispiace se faccio io?" e si inginocchiò avanti a me mentre sentivo il mio corpo irrigidirsi. Con cura pulì la ferita, applicò un cerotto e gli diede un bacio
"Così guarirà più in fretta"
"Non sono più una bambina"
"Lo vedo"
Aveva una strana luce negli occhi che mi fece sobbalzare il cuore in gola...avevo intuito la sua allusione e me ne diede conferma
cominciando a salire con le sue mani, grandi e lisce, delicatamente su per le cosce. Continuava a guardarmi con malizia quasi a cercare il mio
consenso mentre ormai era già arrivato sotto gli short. Il mio corpo rispose a quel tocco allargando le gambe che avevo tenute
ben strette fino a quel momento. Piano sentivo ogni mio muscolo cedere ad ogni suo ansimare nello sfiorarmi
con la bocca e con il naso in mezzo alle gambe. Con una mano accarezzai i suoi capelli e la nuca, mentre lui mi ricopriva di baci il ventre
da sopra la maglia.
Si alzò in piedi e mi ritrovai a fissare il rigonfiore dei suoi pantaloni con una dannata voglia di toccarlo.
Allungai la mano e lo sentii, duro, grosso, gridava libertà. Carezzò le mie braccia e mi invitò ad alzarmi.
Il mio viso era all'altezza del suo collo, lo baciai tenendolo dai fianchi, mentre lui iniziò ad alzarmi la maglia fino a sfilarmela.
Di tutta risposta, sfilai la sua, l'atmosfera ormai era diventata rovente. A fatica riuscivo a respirare. Finalmente si decise
a baciarmi, con ardore, con le sue mani che con mestiere esploravano il mio corpo, mentre giù lo sentivo spingere. Scese fino al fondoschiena,
allargò l'elastico e fece cadere giù i miei pantaloncini. Sfilai la sua cintura, sganciai un bottone, un altro, e un altro ancora, le mie mani andavano
da sole mentre continuavamo a baciarci, che buon sapore aveva.
Mi girò di schiena, sganciò il mio reggiseno e lo tolse via, iniziò a baciarmi la nuca,sentivo la sua barbetta solleticarmi,
rabbrividii dal piacere mentre con le mani toccava i miei seni e giocava con i capezzoli.
Sentivo il suo respiro accelerare mentre infilava una mano nei miei slip e con le dita mi stimolava.
Ero in preda al piacere,con la testa all'indietro poggiata alla sua spalla, non desideravo altro che averlo dentro di me. Mi voltai e questa volta
lo guardavo io negli occhi mentre scendevo giù a togliere i box aderenti e a prepararmi ad accogliere nella mia bocca il frutto della passione.
Volevo gustarmi quel momento e iniziai prima a leccarlo per tutta la sua lunghezza, mi soffermai sulla punta e lui con la mano mi spinse,
ma declinai l'invito...decidevo io quando. Giocai ancora un pò, solo per il gusto di vederlo impaziente, prima di accontentarlo reggendomi
ai suoi glutei solidi, ogni suo gemito di piacere mi faceva accelerare il movimento. "Vai piano" mi disse "non è così che voglio arrivare"
così mi tirò su e mi distese sul grande divano al centro della stanza. Aprì le mie gambe e cominciò a baciare l'interno coscia fino ad
arrivare lì dove con la lingua mi avrebbe fatto impazzire...sapeva bene come dare piacere ad una donna.Cominciò il suo ruolo da esploratore
risalendo i miei fianchi con le mani, li stringeva e li accarezza…mi lanciò uno sguardo per vedere il mio corpo muoversi in modo sconfusionato
dal piacere.
Ad un tratto si posizionò su me, baciava i miei seni mentre sentivo strusciare il suo sesso contro il mio, quanto ancora mi avrebbe fatto
penare prima di entrare. Mentre cercavo di gestire la mia impazienza, passò una mano dietro la mia testa, mi penetrò con
un colpo secco e iniziò a muoversi prima piano, con colpi lenti, poi sempre più insistenti e impetuosi, mentre portava in alto le mie braccia
tenendomi i polsi fermi.
Mi dominava…ero sotto il suo potere, entrambi nel pieno dell’eccitazione. Tutto intorno sembrava roteare vorticosamente fino a scomparire.
Non esisteva altro all’infuori di quell’unico corpo che si era venuto a creare. Il mio cuore batteva all’impazzata, sentivo la pressione salire sempre
più fino a quando un urlo di piacere liberatorio arrivò a placare la tempesta, mentre lui, quasi allo stremo delle forze, lasciò fuoriuscire il liquido vitale.
La passione aveva consumato le nostre energie, ma con mia sorpresa mi abbracciò e mi strinse forte tra le sue braccia coccolandomi.
Mi diede un bacio e mi sorrise teneramente, prima di cadere entrambi in un dolce sonno.
Al risveglio mi sembrava di aver fatto un lungo e bellissimo sogno, ma vedendomi nuda sotto un lenzuolo che mi aveva adagiato addosso
per coprirmi realizzai, che era accaduto davvero.
Lui si era già vestito. Sapevamo entrambi che sarebbe finito tutto una volta uscita da quella casa, ognuno ritornando a vivere la propria vita
conservando nel cuore quei meravigliosi momenti...almeno per me.
Video
. -
.
wow ho cliccato dalla home e non avevo letto il rating 
beh complimenti una shottina piena di passione ehehehehhh
io non sono espertissima di rosse eh ma questa è stata una lettura piacevole, nel suo genere XD ma una domanda alla fine era solo una grande pippa mentale della ragazza annoiata sul letto o era un ricordo vero?? no perchè per come è finita il dubbio viene
. -
lilliann80.
User deleted
wow ho cliccato dalla home e non avevo letto il rating
beh complimenti una shottina piena di passione ehehehehhh
io non sono espertissima di rosse eh ma questa è stata una lettura piacevole, nel suo genere XD ma una domanda alla fine era solo una grande pippa mentale della ragazza annoiata sul letto o era un ricordo vero?? no perchè per come è finita il dubbio viene
Un mia pippa mentale tramutata in ricordo vero di una ragazza annoiata, che sarei io stessa..
[Fanfiction][Benedict] Down on my kneesRating: rosso Personaggi : me stessa e Ben |
