BOZZA del Romanzo Collettivo Il gioco Maledetto

Topic congelato in cerca di nuova ispirazione
Se volete leggere tutti capitoli scritti finora, leggete il 3d de "Il Gioco Maledetto"

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    Grazie all'aiuto di Mycroft e dei suoi uomini presero il necessario e salirono tutti sulle carrozze. Prima tappa la stazione per poi imbarcarsi su una nave che li avrebbe portati in America. Clementina calcolò che ci sarebbero voluti parecchi giorni in mare, la prospettiva non era per niente allettante.
    "Ti vedo pensierosa" disse Benedict di fianco a lei "Non preoccuparti, se ci siamo ritrovati tutti qui e abbiamo trovato i nostri doppi cartacei," si interruppe "beh quasi tutti, esclusa te, fortunatamente manca anche il nostro Sherlock!" E rise insieme a Martin che gli sedeva di fronte. "Sento che siamo sulla giusta strada! Tesla ci aiuterà"
    Clementina era affascinata dalla sua voce, dalla sua sicurezza, in quel momento sulla carrozza si sentì fiduciosa.
     
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    Finalmente arrivarono in America, e la visione del "mondo nuovo" ottocentesco non era per nulla paragonabile alle più fedeli descrizioni di esso; bisognava vederlo con i propri occhi e se si rimaneva senza parole quella era la descrizione giusta.
    "Ragazzi, è bellissimo vedere con i propri occhi la storia" disse Clementina estasiata. Gli altri di rimando annuirono leggermente, con lo sguardo assorto su ogni dove.
    Mycroft prese le redini, dopo essersi registrati, andarono in albergo.
    "Vi prego di scusarmi signori ma vi assicuro che altre stanze non ce ne sono" spiegò l'albergatore, un po' imbarazzato.
    "Dovremmo dividerci in due stanze?" chiese Mycroft, spazientito dalla situazione "andiamocene" ma Ben lo fermó "Senti, fratello... posso chiamarti così vero? Non abbiamo chissà quanti soldi, e poi se tutto va per il verso giusto dovremmo stare qui molto poco"
    "E va bene, ma sia chiaro che non dormirò sul pavimento!"
    Clementina aggiunse "Ragazzi io dovrei dormire da sola e voi tre assieme...se non vi dispiace"
    Mycroft inarcò un sopracciglio "certo che ci dispiace! Scegliti un compagno di stanza non ne voglio due con me"
    Martin si girò verso di lui "Come scusa?"
    Ben alzò le braccia per azzittire tutti "Ragazzi basta, Clementina ti da fastidio se dormo io con te?"
    Così si accontentarono di due stanze abbastanza anguste, dentro un albergo molto discutibile nel bel mezzo di New York.
     
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    Ma se il lettore si sta chiedendo dove sono finiti Mark Gatiss e il vero dottor Watson, eccovi la spiegazione.

    Dopo una lunga contrattazione fra il maggiore degli Holmes e il Capitano della nave, alla fine arrivarono ad un compromesso che non rese per niente felice il povero Gatiss, infatti il posto si trovò, sì, ma solo per 4 passeggeri e non per gli ingombranti bagagli. Questi dovevano quindi essere inbarcati su un'altra nave che sarebbe partita da lì a due giorni. Mark Gatiss ritenuto il meno fondamentale per la missione venne quindi "sacrificato" da Mycroft, sarebbe arrivato in America dopo di loro, probabilmente a cose fatte.
    "Incredibile" disse fra sé Gatiss, "io che ho trovato Mycroft sono rimasto indietro" a quelle parole però un furente clandestino, appena uscito dal bagaglio, gridò " incredibile davvero, essere rapito e portato come un salame di contrabbando in America!!"
    D'improvviso una voce,
    "Suvvia, dottore, poteva andarle molto peggio con mio fratello!" Il vero unico e inimitabile Sherlock Holmes si palesò davanti a loro vestito da marinaio! "Volevate veramente iniziare questo giocosenza di me?!", "Holmes!! Come ha fatto a sapere tutto? Ohh lasci perdere.. " disse Watson visibilmente felice. "Dottore, veramente qualcuno pensa che può agire nella mia città spacciandosi per il sottoscritto? Non potevo permettere una tale mancanza di rispetto!" Gatiss che era rimasto senza parole fino a quel momento disse, "È il sogno di una vita, io insieme a Sherlock Holmes e il Dottor Watson" Cominciò a ridere e girare intorno, stava quasi per abbracciare Holmes 1uabdo questi con un solo sguardo lo fermò immediatamente. "Capisco l'entusiasmo, Mr Gatiss, abbiamo 2 giorni di ritardo su mio fratello ma stia pur certo che saremo noi a trovere il modo di riportare a casa lei e il branco di ciarlatani che l'accompagnano!" Gatiss strabuzzò gli occhi, Watson rise sotto i baffi.
     
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    Finalmente anche Mark, Sherlock e John arrivarono in America.
    Si diressero verso l'albergo dove si trovavano gli altri ma scoprirono che si erano diretti da Tesla.
    Uscirono dall'albergo Watson alzando la mano e urlando "carrozza"
    "No"disse Holmes "andiamo a piedi". Watson e Mark lo guardarono "le spiegazioni a dopo, ora camminiamo" disse Holmes con tono che non ammetteva repliche.
    A un certo punto del cammino Holmes fece cenno agli altri due di entrare in un vicolo poi disse"Vatican cameos"
    Watson spinse Mark contro il muro, estrasse la pistola e contemporaneamente si voltò insieme ad Holmes trovandosi a pochi passi distanti da loro due figure
    "Chi siete e perché ci state seguendo da quando ci siamo imbarcati a Londra?"urlò Holmes "e non fate un passo falso che il mio amico Watson vi riempie di piombo!"
    Le due figure dopo un attimo di esitazioni si tolsero i cappelli "Mary! Che diamine ci fai qui?" Disse un incredulo Watson
    "si sono proprio io. Credevate veramente, caro marito mio, che me ne sarei rimasta buona buona ad aspettarvi mentre voi ve né andavate a fare il giro del mondo!" Disse un alterata Mary
    Mark a quella scena trattenne a stento una risata poi disse fra se" Steve come vorrei che fossi qui"
    "Ehm........scusate"disse una voce titubante "oh mi scusi signorina Louise....."disse Mary "signori questa è la signorina Louise Brealey"
    Loo si avvicinò ad Holmes "onorata di fare la sua conoscenza e....." paff, Loo diede uno schiaffo ad Holmes dicendogli "non si permetta mai più di chiamare i miei amici un "branco di ciarlatani""

    Edited by kaylastella - 16/9/2018, 20:05
     
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    "Loo!! Anche tu qui??" gridò Mark mentre correva ad abbraciare la sua amica. "Vorrei tanto saperlo Mark, a quanto pare qualcuno di particolarmente sadico ci voleva tutti qui"
    "Giusta osservazione. E' ormai chiaro che non siete capitati tutti qui per caso, qualcuno voleva spedirvi tutti in questo luogo e nello stesso momento" osservò Sherlock. "Mi chiedo se altri di noi siano stati mandati qui.." si domandò Mark.
    Un giorno prima

    "Allora... quale letto preferisci?" chiese Ben a Clementina una volta entrati in stanza "Vanno.... vanno bene entrambi.." rispose lei a testa china piena di imbarazzo "Io e Benedict Cumberbatch insieme nella stessa camera da soli!"
    "Senti.." iniziò Ben avvicinandosi a lei con lo sguardo serio "Si?" scattò lei scacciando le fantasie che si stavano formando nella sua mente "Pensi di poter reggere la situazione e tenere a bada le tue fantasie? Per quanto adori l'affetto dei fan, vorrei non trovarmi nella scomoda situazione di legarne una a letto perchè aveva tentanto di saltarmi addosso" scherzò lui ma mantenendo un atteggiamento serio "in più sono un uomo sposato e non credo che a mia moglie farebbe piacere"
     
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    Hahahh anche Loo! Che tira schiaffi a Sherlock poi adoooro :XXXD:

    Mi è venuto in mente che con tutti questi personaggi sarebbe più facile tenere il filo se all'inizio di ogni post scrivessimo al centro e in stampatello il nome del POV, cioè del punto di vista del personaggio che prendiamo in considerazione per narrare le vicende.
    Ovviamente si possono aggiungere nuovi POV oppure non metterne nessuno e continuare tranquillamente col discorso indiretto senza PoV :vecchiosaggio: (in questo caso non scriviamo niente sopra il post)
    Se facciamo un po' e un po', punto di vista personaggio e punto di vista generale, possiamo scrivere il nome del "POV + Narratore" ,
    che ne dite ?? Si può fare ??? Non se nemmeno se è corretto farlo ma se ci troviamo bene noi chissene hahah :girlove:
    Io faccio una prova, se no continuiamo come prima !! :Strange:


    JOHN WATSON


    Vedere il proprio amico schiaffeggiato da una donna piccola e minuta come la signorina Brealey non ha prezzo, stava morendo dal ridere, Sherlock era scioccato e indignato.
    "Benvenuta nel nostro sempre più nutrito gruppetto, ms Brealey" disse "Ci serviva un'altra donna d'azione" e guardò la moglie con sguardo languido, peccato che la risposta fu un'occhiataccia, no, pensò, non se la sarebbe cavata così facilmente.
    Sherlock a quel punto disse che avevano perso anche fin troppo tempo in inutili convenevoli e che sarebbe andato in cerca di Tesla e di altri indizi senza di loro! Il solito melodrammatico, "Nel mentre, io, mr Gatiss e le signore cerchiamo un alloggio qui vicino, non faccia niente di pericoloso Holmes, non senza di me perlomeno!" Si seperarono con la certezza che Sherlock li avrebbe di sicuro trovati e aggiornati sul da farsi.

    CLEMENTINA



    Ma non poteva toccarle Martin come compagno di stanza! E adesso doveva sorbirsi anche le lamentele di Benedetto solo perché la sua faccia da fangirl era un maledetto libro aperto! Avrebbe reagito, "credo proprio ti stia sopravvalutando, il cuore di una fangirl è moolto volubile! Non sai mai fino a quando ti sarà fedele" la faccia dell'attore la ripagò almeno in parte, "non volevo offenderti, era solo una battuta quella del letto, so benissimo che sei una ragazza seria, insomma, normale ecco " disse Benedict.
    "Non preopparti, io ero serissima" aggiunsi ridendo, "il tuo onore sarà salvo Benedict, sogni d'oro".
     
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    Direi che è un ottima idea erin, almeno non si fà confusione, specie se capita di scrivere dopo molti capitoli e bisogna recuperare il segno XD

    NARRATORE
    Il World Columbian Exposition di Chicago era la loro meta! Arrivati in America, Mycroft ricevette un telegramma con un invoto da parte dello stesso Tesla, alla fiera universale dove lo scienzato avrebbe esposto le sue invenzioni. "Ma ci pensate, incontreremo Tesla in carne ossa!" disse Clementina tutta eccitata mentre si avvicinavano al padiglione dove si sarebbe tenuto l'evento. "Non si agiti troppo signorina, il signor Tesla è noto per il suo brutto carattere anche se devo ammettere che come scienziato ha del potenziale e non si lascia distrarre da niente, salvo il suo lavoro"
    "Mi ricorda qualcuno.." sogghignò Martin scambiandosi uno sguardo di intesa con Ben e Clementina che se la ridevano sotto i baffi."Pensa che incontreremo altre celebrità ?" aggiunse poi a voce più alta. "Spero vivamente di no, altrimenti potremmo assistere a una catastrofe" rispose Mycroft cupo.
    La fiera era spettacolare, invenzioni che nel 2000 erano ormai considerate pezzi da museo, a quel tempo facevano bella mostra di sè ed erano per i visitatori estrema fonte di meraviglia e di stupore. "E' lui il nostro uomo?" chiese Ben all'improvviso indicando un uomo in lontananza che intratteneva un discorso su un palco poco distante
    "Ma.. quello è.. DAVID BOWIE?" dissero Martin e Clementina all'unisono.
    "TESLA!! MALEDETTO TRUFFATORE DA QUATTRO SOLDI!" urlò un uomo che salì sul palco come un forsennato per fronteggiare lo scienziato. "Mal venuto, mio caro Edison!" fù la risposta di Tesla.

    ps ci tengo a precisare che tesla non è il vero David Bowie, ho deciso di farlo assomigliare a lui in quanto il cantante ha interpretato questo ruolo nel film The Prestige :P
     
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    (Sei un genio Shanna!) Bellissima l'idea dei pov e mi sta piacendo un sacco la piega che ha preso questa storia :lolol:
     
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    NARRATORE

    Clementina, Ben, Martin e Mycroft si fermarono di colpo appena udirono quel botta e risposta. Rimasero lì ad osservare la scena.
    Edison aveva una camminata ondeggiante e impaziente, forse anche per le sue forme generose. Agitava il pugno in aria "Avevi detto che saresti stato onesto!?" Tesla di rimando lo guardò fisso negli occhi, con fare tranquillo e pacato sembrava l'esatto opposto del suo rivale "Come lo sei stato tu? Con la MIA idea della corrente alternata?" a quelle parole Edison fece un passo indietro come per fuggire dalla verità "Avevamo un acc..." ma proprio in quel momento sulle spalle di entrambi spuntarono due braccia e subito dopo un volto
    "Sherlock Holmes signori miei, e no non c'è bisogno delle presentazioni, so esattamente chi siete"

    "Ben, sembra davvero il tuo gemello!" Clementina sgranò gli occhi, le fece uno strano effetto. Si girò verso Ben che lo stava fissando a sua volta "Bhe, non so che dire..."
    "Per l'amor di dio andiamo subito da lui" Mycroft s'incamminò veloce verso Sherlock.
    "Oh mio dio, stiamo davvero incontrando i nostri cloni?" chiese Martin, più a se stesso che agli altri.

    "Senta signor Shrek o come diavolo si chiama, non si intrometta!" Edison si divincoló,
    "Che brutte maniere Sir, certo un'ora fa non avreste avuto questo atteggiamento con il signor J.P Morgan" Edison rimase alibito "Come diavolo.."
    Louise rise "Lo fa con tutti".
    Tesla rimase in silenzio tutto il tempo, come Sherlock, studiava i suoi interlocutori.
    Sherlock sorrideva soddisfatto, felice come ogni qual volta che si trovava a ridosso di un caso quando si voltò e la sua visione del mondo cambiò.
     
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    Sherlock Holmes si ritrovò catapultato dritto dritto nel 21 secolo
    "Ben che diavolo ci fai in mezzo alla strada"gridò" Moffat mentre portava sul marciapiede Sherlock
    "Non mi chiamo Ben. Il mio nome è Sherlock Holmes e soprattutto dove sono finito?"
     
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    CITAZIONE
    "Senta signor Shrek o come diavolo si chiama, non si intrometta!"

    Mi hai fatto morire so sta frase XD

    NARRATORE
    "Si può sapere che diavolo ci facevi in mezzo alla strada,e per giunta vestito in questo modo? Va bene che per calarsi nella parte, ma qui si esagera!" disse Moffat irritato mentre spingeva Sherlock in un vicolo nella speranza di non attirare l'attenzione. "Mi tolga le mani di dosso Sir!" rispose Sherlock scrollandoselo di dosso "Lei forse non lo sà ma ha davanti a se uno dei più grandi detective del mondo e pretendo che mi si tratti con un minimo di rispetto. Ora.. vuole dirmi esattamente dove ci troviamo e sopratutto chi è lei?"
    "Oh mio Dio.. Ben è completamente impazzito!" pensò Moffat "Benedict.. davvero non sai chi sono?"
    "Glielo ripeto Sir, il mio nome non è Benedict. Forse si riferisce all'impostore che ha preso il mio posto negli ultimi giorni. Per l'ultima volta, il mio nome è Sherlock Holmes ed esigo una spiegazione!"
    Moffat prese il cellulare senza dire nulla e chiamò l'unica persona che poteva aiutarlo "Sue.. abbiamo un problema"
     
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    :superlol: :superlol: :superlol:

    NARRATORE

    Nell'attimo in cui Sherlock incrociò gli occhi sul quartetto (Ben, Clementina, Martin e Mycroft) svanì nel nulla. Lo sconcerto dei presenti fece si che un passante pensò ad una trovata di salti in banchi "Fenomenali siete bravissimi!" esclamò il passante.

    "Che diavoleria è mai questa!?" ruppe il silenzio Edison "Tesla è una delle tue trovate per spaventarmi?" Tesla rimase assorto e quando alzò lo sguardo Edison capì che non era opera sua, c'era sconcerto anche nei suoi occhi. "Dovrebbe chiederlo ai nostri nuovi amici".
    Si voltarono verso il quartetto, che ormai era diventato un tertetto. "Dov'è finito Mycroft?" Martin si girò intorno non trovando nemmeno Sherlock "sono scomparsi...tutti i nostri gemelli" Louise e Mark quando videro i colleghi si precipitarono da loro "ragazzi non sapete quanto io, e anche Mark ovviamente, sia contenta di vedervi, ma temo che ora abbiamo un'altro, grosso problema" Ben abbracciò i colleghi, un po' per conforto, un po' per la gioia di vederli, però in cuor suo sapeva esattamente cos'era successo, quel pensiero prese forma con le parole di Clementina "Oh no, sono stati catapultati nel nostro secolo!"
    Martin fu il primo ad esprimersi in modo molto esplicito "vorresti dire che a casa con mia moglie c'è l'altro?" Clementina annuì e non sono lei ma anche Ben e Louise. Mark si mise una mano sulla faccia, esasperato da quella situazione che sembrava non avere fine.
    Tesla si avvicinò piano, sempre con voce ferma e pacata disse "Signori, forse potrei aiutarvi"
     
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    Narratore
    "Hey là Mark! Come ti va?" si sentì chiamare Mycroft seduto in una strana stanza piena di diavolerie che non aveva mai visto in vita sua "Tutto bene amico.. hai una faccia davvero sconvolta. Stai forse scrivendo la trama del nuovo episodio di Sherlock?" gli fece in tono scherzoso il ragazzo dandogli una pacca sulla spalla.
    "Sherlock certo! Mi scusi giovanotto, può gentilmente presentarsi e dirmi dove mi trovo?" "Ohh certo.. è un altro dei tuoi giochetti vero? Oook.. Mi presento,ilmio nome è Matt Smith, lieto di fare la sua conoscenza" rispose il ragazzo con un inchino "Siamo negli studi della BBC a Londra. Cosa la porta qui Sir?" "Temo di saperlo.. e se ho ragione, devo trovare assolutamente mio fratello prima che accada il peggio!"
    Nel frattempo nel passato...
    "Davvero affascinante questo questo artefatto.. " osservò Tesla mentre si girava fra le mani l'oggetto che aveva dato il via alla storia "Chiunque sia stato a crearlo, ha fatto un lavoro straordinario. Vorrei tanto conoscerlo!"
    "Anche a me! Per prima cosa mi piacerebbe dargli un pugno e poi stritolargli il collo fino a che non confessa per quale motivo ci ha messo in questo casino!" ribattè Martin esasperato camminando avanti e indietro "Se quel mezzo damerino osa mettere anche un solo dito su mia moglie, giuro che gli infilo il suo bastone sù per il..."
    "Direi che abbiamo afferrato il concetto Martin! Perchè non provi a rilassarti?" lo ammonì Loo.

    Edited by Shanna - 20/9/2018, 15:10
     
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    Ahhhhh devo recuperare tanta roba!! Siete fantastiche :felice:
     
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    CLEMENTINA, 1888, America

    "Bene, almeno abbiamo trovato chi ci può aiutare" disse Benedict, ma come poteva andare bene a quel punto? Stava sprofondando nell'angoscia, Tesla ed Edison armeggiavano già da un po' e ad un tratto si sentì toccare la spalla, era Loo, "Clementina, giusto? Vorrei sapere come hai ricevuto il gioco. Io l'ho trovato sul set del mio nuovo lavoro, del tutto casualmente, Ben lo ha ricevuto per posta, così come Martin e Gatiss" aspettava una risposta, "io invece l'ho acquistato", ecco un'altra anomalia su di lei. "Ricordi chi te lo ha venduto? Com'era?" Niente, non poteva darle una risposta.
    "Signori" disse Tesla, "forse ho capito come funziona! Questo" e indicò il gioco, "è un catalizzatore, riesce a convogliare l'energia che serve per farvi muovere da una realtà ad un'altra!" Benedict allora gli domandò subito, "Sa come farlo funzionare, vero??" E l'eccitazione di prima si attenuò visibilmente "Il problema" aggiunse Edison "è che risponde ad un codice ben preciso, che noi al momento non abbiamo" le nostre faccie dovevano essere sconvolte quando Tesla aggiunse, "ma possiamo sempre trovarlo!! Questi che vedete sul fondo del gioco sono geroglifici! Dobbiamo volare in Egitto, io verrò con voi"

    MYCROFT, 2018, Londra

    Ci vollero solo poche ore per ambientarsi, trovò ben presto utile ciò che in questo mondo chiamano smartphone, una scatolina che riusciva in pochi attimi a stare al passo con la sua mente! Fantastico! Trovò un messaggio di Sue Vertue che lo invitava urgentemente a casa sua, Steve aveva trovato Benedict in stato confusionale..
    Quel ragazzo allampanato di nome Smith fu così gentile da accompagnarlo e adesso si accingeva a parlare con i coniugi Moffat, sicuro di trovarci suo fratello Sherlock!
    Poco prima di bussare, però, da un'autovettura scesero il Dottor Watson e moglie, anche loro erano arrivati alla sua stessa conclusione, i baffi fremevano e la signora sembrava insolitamente agitata! Dovevano sbrigarsi"

    Edited by erin18 - 20/9/2018, 19:01
     
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82 replies since 5/9/2018, 11:13   589 views
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